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GIOCO PER INTRODURRE IL SEGNO +

 

Durata: Almeno tre ore di lezione, ma consigliamo di riproporre la versione finale del gioco a cui si arriva con l’attività più volte durante l’anno per rafforzare i significati di riferimento.

Materiali:
  • un dado per ogni 4-5 bambini (in una seconda fase anche 2 dadi per gruppetto);
  • circa 200 gettoni (anche costruiti con cartoncino colorato).

Preparazione e Consegna
Fondamentalmente il gioco consiste nel dire al alta voce un numero, mostrarlo con le dita, e confrontarlo con il numero ottenuto lanciando i dadi (o il dado). Durante l’attività l’insegnante potrà introdurre i segni “+” “=” e cominciare a costruire alcuni loro significati matematici. L’attività sarà articolata in almeno due fasi. Una volta introdotto i segni matematici l’insegnante potrà riproporre più volte nel corso dell’anno le versioni più avanzate del gioco per aiutare i bambini a fare esercizio potenziando i significati matematici di riferimento.

FASE 1
I bambini vengono divisi in gruppetti da 4-5. Un bambino di ciascun gruppetto sarà il lanciatore dei dadi e gli altri giocheranno dicendo i numeri. Servono due dadi per ogni gruppetto di 4-5 bambini e 20-30 gettoni. Si può prima giocare con un dado solo e poi con due.
Ad ogni turno i giocatori non-lanciatori devono dire un numero e mostrarlo con le dita, poi il lanciatore lancia i dadi e i bimbi che avranno indovinato il numero ottenuto con il lancio otterranno un gettone. Il vincitore di ogni gruppetto sarà il bambino che alla fine di 5 lanci avrà raccolto più gettoni.
Due regole devono essere rispettate ad ogni turno:
1) I giocatori devono dire i loro numeri e rappresentarli con le dita prima che avvenga il lancio dei dadi.
2) I giocatori devono tenere le dita alzate anche dopo il lancio (in modo da non cambiare il numero annunciato) fino a quando di sarà stabilito quali dei bambini devono prendere un gettone.

FASE 2
In questa fase l’insegnante farà il lanciatore e tutta la classe giocherà contemporaneamente, ogni bambino da solo. Ogni bambino disegna sul quaderno o su un foglio una tabella di questo tipo:

Numero previsto Numero sui dadi  Vincite/perdite
numero di dita su una mano e/più quelle sull’altra mostrato e detto a voce dall’insegnante. Se si gioca con due dadi si dicono i numeri su ciascun dado mettere una V per ogni vincita e P per ogni perdita


Prima del primo lancio l’insegnante annuncerà il numero di lanci di cui sarà fatta la partita (per esempio 5 o 6, N, lanci). L’insegnante può scegliere se lanciare uno o due dadi ad ogni partita in base all’avanzamento della classe. Consigliamo di cominciare con un dado solo (e quindi con numeri entro il 6).


FASE 3 – Varianti più avanzate matematicamente
In questa fase i bambini giocano a coppie e usano 4 mani per annunciare i numeri prima dei lanci. Si possono usare tre dadi oppure carte numerate da 1 a 20 che l’insegnante può estrarre. In questo modo nella prima colonna si potranno scrivere sequenze di più di due numeri sommati.
Si possono anche proporre una variazione del gioco in cui invece di dover indovinare il numero estratto (o lanciato con i dadi) si vince se il numero indovinato è minore/maggiore del numero uscito. In questo caso nella terza colonna della tabella si può riportare il risultato. 

Significati matematici che si vogliono costruire
Si vogliono cominciare a costruire significati matematici relativi ai segni “+” e “=” per cominciare a scrivere addizioni in linea, rappresentando così in maniera formale conti finora svolti con procedure mentali o uso delle dita. Continueremo ad usare le strategie usate finora per il calcolo, ma dopo quest’attività si potrà tenere anche traccia scritta dei calcoli eseguiti.

Come costruire significati matematici
Durante la prima fase è importante che l’insegnante NON introduca il segno dell’ “=” né “+” e non dica “uguale” quando aiuta i bambini a fare i conti, ma può cominciare a sostituire la “e” con la parola “più” mentre aiuta i bambini a tenere conto dei loro numeri annunciati.
Durante la seconda fase l’insegnante non dice ai bimbi come scrivere i numeri che annunciano e riportano nella prima colonna, e nemmeno come scrivere i due numeri che compongono il numeri di riferimento ottenuto con il lancio dei due dadi (nel caso in cui si giochi con due dadi), ma i bambini devono indicare come hanno formato il numero mettendo insieme dita delle due mani, e i numeri che compongono il numero di riferimento ottenuto con il lancio. Alla fine della partita (N lanci) i bambini devono scrivere sotto la terza colonna il numero di lanci indovinati. I bambini poi si scambiano le tabelle e controllano che la tabella che hanno sia compilata correttamente, anche nel numero totale di vincite (numero di V).
L’insegnante potrà animare ora una discussione sui casi in cui non è chiara la notazione per il numero previsto o quando ci sono scritture che creano difficoltà. Infatti i bambini non sapranno in generale come indicare un numero composto da alcune dita di una mano e altre dell’altra.
Alla fine della discussione si converrà che tra i due numeri di dita alzate per il numero previsto si può scrivere “+” e dire “più”. Analogamente per il numero ottenuto dal lancio di due dadi si potrà scrivere “+” tra i due addendi che lo compongono. Nella terza colonna si potrà aggiungere un “=” tra le due somme per spiegare perché si ha vinto un turno. 

Per esempio, una partita con 7 lanci di due dati, dopo la discussione una tabella potrà essere riscritta come segue: 

Numero previsto Numero sui dadi  Vincite/perdite
3 + 4 1 + 6 3 + 4 = 1 + 6  V
1 + 5  2 + 6 P
4 + 4 3 + 3 P
4 + 2 3 + 3 4 + 2 = 3+ 3  V
1 + 2 4 + 6  P
3 + 3 6 + 6 P
5 + 4  6 + 3 5 + 4 = 6 + 3  V 

 

Contare intransitivo  
Contare transitivo  
Aspetto ordinale del numero  
Aspetto cardinale del numero  si
Rappresentazioni del numero simbolico scritto e orale, analogico 
Confronto fra numeri si
Abbinamento quantità/numero si  
Problemi additivi (addizione-sottrazione) si
Spazio e figure   
Artefatti/strumenti  dadi

In allegato, nei Materiali, sono presenti schede di supporto all'attività.

Esempi di attività sul quaderno

 

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