INTRODUZIONE
ABACO
Attenzione: consigliamo di
proporre questa attività alla fine della classe prima o addirittura in
seconda.
Durata:
Circa 2 ore di lezione per
ciascuna fase.
Preparazione e Consegna
L’attività ha come obiettivo l’introduzione dell’abaco come
strumento di mediazione semiotica rispetto alla costruzione del concetto
di notazione posizionale – decimale. Lo strumento (nato dalle attività
di commercio di una volta) verrà usato per rappresentare i numeri per
contare e calcolare.
Materiali
Nel caso si proponga la
costruzione dell’abaco personale:
-
1 base di polistirolo;
-
10 perline monocromatiche
o altro materiale (nelle foto: maccheroni). In seguito se ne
aggiungeranno altre 9;
-
1 asta (bastoncino per
spiedini non ci staranno per ora più di 9 perline, in seguito
quando si tratterà di scomporre numeri si valuterà se allungare le
aste). In seguito verrà fornito anche il secondo in seguito il
terzo;
-
scatolina per riporre il
materiale;
altrimenti:
L’attività è
da svolgersi prima a livello individuale, poi a piccolo gruppo ed infine
come esposizione collettiva delle riflessioni dei singoli gruppi.
Fase 1 - Lavoro individuale
Se non si sono
ancora fatte considerazioni sul sistema decimale posizionale può essere
utile condurre l’attività partendo da questa fase.
Proporre: “Fino ad ora abbiamo lavorato con i numeri da 1 a 10 [o da 0
a 10 a seconda della scelta dell’insegnante]. Sono numeri che
riusciamo a rappresentare con le mani. Li abbiamo rappresentati anche
con le cannucce e con al linea dei numeri, insieme a numeri più grandi.
Tra questi, c’è un numero un po` strano! Secondo te qual è?
Cerchialo di blu e spiega perché è strano secondo te.
1 2 3 4
5 6 7 8 9 10
0 1
2 3 4 5 6 7
8 9 10
Prova a scrivere tanti numeri, tutti quelli che conosci. Che cosa
noti?”
Si possono dividere i bambini in piccoli gruppi e farli discutere su
quanto hanno pensato (se questa è una modalità di lavoro a cui sono
abituati). Poi guidare una discussione collettiva guidata. Riportare su
quaderno le conclusioni.
Fase 2 - Esplorazione dell’abaco
1) Mostrare ai bambini la scatola contenente i pezzi per costruire un
abaco e chiedere:
Secondo voi, a cosa servono queste cose che ho portato? Che cos’è?
Com’è fatto? Come si mette insieme? Che cosa fa? Perché lo fa?
L’avete visto usare fuori dalla scuola? Perché la maestra ve lo
propone? È simile a qualche altro strumento che avete usato?
È uno strumento di origine antica che serviva per contare e
calcolare. Ascoltare tutte le voci dei bambini e far emergere la
relazione che questo artefatto può avere con la rappresentazione e
composizione dei numeri.
2) Chiedere ai bambini di disegnare con la seguente consegna scritta:
“La maestra ci ha mostrato una scatola. All’interno ci
sono…”
Fase 3 - Costruzione di un abaco personale
Proviamo a costruire un
abaco. Ad ogni bambino si consegnano:
-
1 base di polistirolo;
-
10 perline
monocromatiche. In seguito se ne aggiungeranno altre 9;
-
1 asta (bastoncino per
spiedini non ci staranno per ora più di 9 perline, in seguito
quando si tratterà di scomporre numeri si valuterà se allungare le
aste). In seguito verrà fornito anche il secondo in seguito il
terzo;
-
scatolina per riporre il
materiale;
Lavoro di gruppo o
individuale
1) Provate a rappresentare i numeri che conoscete con l’abaco”.
2) Cosa accade con il numero 10? Abbiamo visto precedentemente che il
10 è un numero un po’ diverso dagli altri … Disegnate alcune idee
su come rappresentare il 10.
Lavoro di classe
3) Condivisione delle riflessioni fatte in piccolo gruppo o da
soli.
4) Condivisione di alcuni schemi d’uso dell’abaco.
Che
cosa aspettarsi
I bambini dovrebbero essere a loro agio con i numeri ben oltre il 10,
perché proponiamo questa attività alla fine del primo anno o
all’inizio del secondo anno di scuola primaria. Per quanto riguarda
rappresentare i numeri sull’abaco, è probabile che diversi bambini
trovino difficoltà. Per questo la rimandiamo alla fine del primo anno o
all’inizio del secondo.
Questo tipo di rappresentazione, infatti, fa fatica ad essere compresa a
fondo se non “ha senso” per i bambini. La si può imparare come
procedura e basta, ma dopo i dati del primo anno e di altre
sperimentazioni preferiamo insegnare procedure con gli altri artefatti,
ed in particolare con le cannucce perché mantengono intatto un livello
semantico di base forte. Infatti si può parlare di fascetti-decina e di
un numero di questi, ma se ne prendo in mano uno vedo e sento ancora 10
cannucce. Invece qui si deve usare una pallina (di quelle che so sono
anche messe come unità) e magicamente “vale 10” se viene infilata
nella seconda asticella. Questo è davvero difficile perché richiede un
passo di astrazione: quello che prima con le cannucce era 1
fascetto-decina (ma vedevo e sentivo ancora il 10) ora è 1 pallina,
analoga a quelle delle unità (come le cannucce sciolte che però
avevano uno stato molto diverso a livello cinestetico rispetto al
fascetto-decina).
Si può vedere un esempio di bimbo con questo tipo di difficoltà in
questo video:
Significati matematici che
si vogliono costruire
Si vuole aiutare
l’apprendimento della notazione decimale e l’interpretazione dei,
rafforzando i legami tra codice arabico, verbale e semantico.
Inoltre, per chi non ha
ufficialmente introdotto lo zero, può essere una buona occasione per
cominciare a discutere del suo comportamento rispetto ad altri numero
quando usato per scrivere numeri a più cifre. L’attenzione viene
rivolta all’importanza dello zero come segnaposto nella notazione
posizionale decimale, che può far cambiare di molto il valore di una
cifra all’interno del numero (di quelle alla sua sinistra nel caso dei
numeri interi). Quando invece lo zero è da solo, significa “assenza
di quantità” che ai bambini può essere spiegato con parole come
“niente”, “nulla”, “nessuna cannuccia o dito alzato", ...
Come costruire i significati matematici
Durante la prima fase,
dovrebbe emergere durante una discussione guidata dall’insegnante che
il numero più strano è il 10: per scriverlo si utilizzano due cifre,
l’1 e lo 0. Qualcuno potrebbe forse ritenere lo 0 strano perché
compare sia nello 0 da solo che nel 10 in seconda posizione. In questo
caso si può avviare una discussione intorno allo 0, rispetto a “cosa
fa” ad altri numeri quando gli si accompagna. La discussione dovrebbe
poi tornare al numero di cifre di cui possono essere composti i numeri.
Dalla scrittura di tanti numeri dovrebbe emergere che i numeri dopo il 9
sono combinazioni dei numeri ad una cifra, dallo 0 al 9.
Far scrivere sul quaderno le conclusioni a cui giunge la classe. Per
esempio, se non è stato affrontato precedentemente:
“Tra i numero dallo 0 al 10 quello più strano è il 10 perché per
scriverlo si utilizzano sia l’1 che lo 0. Scrivendo tanti numeri
abbiamo notato che i numeri dopo il nove non sono altro che la
combinazione dei numeri da 0 a 9. Per esempio 25, 432, 678 …….
198765432”.
È importante che i bambini
apprezzino la differenza di significato tra zero da solo, come
“assenza di quantità” (“niente”, “nulla”, “nessuna
cannuccia o nessun dito alzato)”… e zero come segnaposto quando è
vicino a (alla destra di) altre cifre, come nel 10.
Si può poi fornire ai bambini un riquadro riassuntivo, come quello qui
sotto, farlo incollare nel quaderno e discuterlo insieme.
IL NOSTRO SISTEMA NUMERICO
PER RAPPRESENTARE I NUMERI NOI UTILIZZIAMO DIECI CIFRE
DA 0 A 9.

QUESTE
SONO LE CIFRE (I SIMBOLI) PER COMPORRE I NUMERI DEL NOSTRO
SISTEMA NUMERICO.
IL
SISTEMA NUMERICO E' UN MODO PER ESPRIMERE, RAPPRESENTARE I
NUMERI ATTRAVERSO SIMBOLI.
IL NOSTRO SISTEMA
NUMERICO VIENE DEFINITO DECIMALE PERCHE' PER SCRIVERE I NUMERI
USIAMO 10 CIFRE.
IL SISTEMA
NUMERICO CHE UTILIZZIAMO CI GIUNGE DAGLI ARABI CHE A LORO VOLTA
LO AVEVANO APPRESO DAGLI INDIANI PER QUESTO VIENE INDICATO COME
INDO-ARABICO.
|
(qui
puoi scaricare una copia del quadro riassuntivo)
Con la seconda fase
dell’attività ci si dovrebbe mettere in relazione con l’attività
delle scatole trasparenti con dentro i fascetti e le cannucce sparse
(per es. la fig. sotto).

Con le scatole e con l’abaco si aiuteranno i bambini a
scoprire che il nostro sistema numerico viene definito decimale
posizionale perché il valore delle cifre che compongono un numero è
dato dalla loro posizione all’interno del numero stesso.
Dalla terza fase possono emergere riflessioni come:
-
L’ABACO è uno strumento antico che serve per
contare e calcolare.
-
Abbiamo provato a capire come utilizzare l’abaco,
poi tutti insieme ne abbiamo discusso. Ecco i risultati: si può
contare con l’abaco da 0 a 10
Cosa accade con
il 10? La decima pallina non ci sta, l’asta è troppo corta!
Come si fa?
Ho bisogno di un’altra asta e cambio le 10 palline con
una pallina che inserisco nella nuova asta a sinistra.
Se emergono difficoltà nella rappresentazione dei numeri sull’abaco,
rafforzare la continuità tra la rappresentazione dei numeri con le
scatole trasparenti e con l’abaco.
Contare intransitivo |
|
Contare transitivo |
si, è possibile |
Aspetto ordinale del
numero |
|
Aspetto cardinale del
numero |
si |
Rappresentazioni del
numero |
simbolico e analogico |
Confronto fra numeri |
si |
Abbinamento quantità/numero |
si |
Problemi additivi
(addizione-sottrazione) |
|
Spazio e figure |
|
Artefatti/strumenti |
abaco |
Altre
schede-esempio e possibili Compiti
Nei
Materiali
vengono proposti alcuni esempi per attività su schede, consigliati dopo
aver svolto l’ultima fase dell’attività descritta sopra.